giovedì 28 gennaio 2016

IL GIORNO DELLA MEMORIA #SECONDA PARTE

GLI HITLER ABBONDANO SOPRATTUTTO IN QUELLA REGIONE APERTA  AI VENTI DI TUTTE LE INVASIONI.

Le invasioni di tutte le scorribande e gli insediamenti slavi e germanici, che si trovano a nord di Linz, tra il Danubio e la Boemia e la Moravia, paesi di contadini poveri dal confuso ceppo genealogico. Gmuund e Zwettl, due borghi di duemilacinquecento-tremila abitanti secondo il censimento del 1880, sono i due centri nei quali, dopo il 1400, si ritrova la più densa concentrazione degli Hitler. E' vero che tra gli ascendenti del Furer si riconoscono dei cognomi di sicura origine germanica, come gli Neusgschwander, Goschl, Schicklgruber, Hagen, ecc..., ma si tratta di cognomi correnti di prove famigliari contadine che si ritrovano nelle cronache di quelle disperate rivolte sociali di servi della gleba che precedettero la formazione dello stato tedesco. Ecco invece far capolino tra gli ascendenti materni più di una volta, il nome di Wally, di origine Serbo-Croata. E a conferma di questo imbarazzante precendente ecco ancora quella corrente di antropologi o più semplicemente di fisionomisti i quali ritengono di individuare in Adolfo Hitler dei caratteri tipici slavi. Tra i Boemi che vivono a Vienna si possono incontrare molti approssimativi Adolf Hitler. Pomelli piuttosto sanguigni, occhi di un blu pallido dallo sguardo fisso, fronte un pò sfuggente, è stato osservato che il viso ossuto del Furer sembra in verità più slavo che germanico senza che esso abbia per questo in alcun grado, quello che si chiama comunemente "il fascino slavo". Il proffessor Juliuis Bonn ha rilevato in Adolfo Hitler dei tratti frequenti tra quei piccoli mercanti sloveni che percorrono l'Austria trasportando nella loro gerla oggetti di ogni genere. Li chiamano "mercanti di trappole".

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