venerdì 12 febbraio 2016

LUIGI XV RE DI FRANCIA

La Regina Leszczynska Van Loo. Quando venne firmato il contratto di matrimonio con la sua sposa sette anni più vecchia, Luigi XV aveva appena quindici anni. Tutta la Francia era sbalordita per la scelta del Re. Il sovrano più potente d'Europa riceveva in sposa una giovane detronizzata.

RITRATTO DI LUIGI  XV A QUATTRO ANNI (PRADO MADRID)

LUIGI XV IN UN SUPERBO RITRATTO DI VAN LOO



E' possibile capire dai ritratti il carattere 
di un sovrano? Lo afferma l'autrice di questo articolo che passa in brillante rassegna  le tante raffigurazioni che gli artisti lasciarono del brillantissimo e popolare Re di Francia, Luigi XV.



Le opere d'arte sono considerate dagli storici come documento degno d'attenzioni non meno dei testi letterari.

La testimonianza del pittore, dello scultore, dell'incisore, è spesso più obbiettiva di quella del memorialista, che essi pongono in luce e completano; ed è ancora da scriversi la storia dei  re di Francia, vista attraverso i loro ritratti. Vista sotto questo aspetto, vorremmo tentare la narrazione della vita dell'uomo dei principi più calunniati e misconosciuti del settecento, il re di Francia Luigi XV, dal solo punto di vista dell'arte del suo tempo.
Luigi XV Library and archives Canada. Ereditò il Trono dal bisnonno, all'età di cinque anni. Trascorse i primi anni in serenità sotto l'attenta guida dei precettori.

L'incoronazione di Luigi XV nella Cattedrale di Reims
Era bello, per un fortunato caso che non capita spesso ai capi di Stato. Nessuna delle sue molteplici immagini ci lascia indifferenti; ciascuna rivela uno degli aspetti di questa personalità  selvatica e nascosta, un po' terrorizzante e - sfortunatamente per il Re - così poco aderente al suo tempo. Per i suoi difetti e per le sue qualità, Luigi XV sfuggiva ai suoi contemporanei che, non comprendendolo lo hanno oppresso sotto il peso degli eroi del suo regno; per gli artisti, invece fu un modello affascinante. Considerato il  piccolo Delfino, a due anni. Evitò d'essere trascinato nel cataclisma, che costò la vita ai sui genitori e al fratello maggiore, solo in grazia alle sue nutrici che impedirono ai medici di avvicinarsi alla sua culla. Come il fiore unico che resiste sull'albero devastato, il piccolo principe è attorniato dai più prossimi con timorosa ammirazione. E' ancora nelle mani delle donne, con ampie vesti ricamate e il busto rigido  che l'abituano a tenere il busto dritto.


ROSALBA CARRIERA , AUTORITRATTO

 LUIGI XV RITRATTO DI  ROSALBA CARRIERA
MARIA ADELAIDE, FIGLIA DI LUIGI XV(FIRENZE UFFIZI)
Sul suo visetto fresco e tondo di bimbo, si vede già la fronte alta, gli occhi scuri, il naso così ben fatto che sarebbe difficile immaginarlo migliore, la bocca sinuosa, di affascinante disegno, nonostante il labbro inferiore un pò grosso che ha preso dalla madre italiana: Maria Adelaide di Savoia,  divenuta, per matrimonio, duchessa di Borgogna. Vien fatto di pensare quale felice influenza avrebbe potuto esercitare sul timido fanciullo, la raggiante vitalità della duchessa di Borgogna, ch'egli non conobbe o pochissimo. La duchessa di Ventadour lo cura, lo conserva in vita, lo guasta  e scrive a M.me de Maintenon queste parole profetiche:'' il principe promette, per costituzione fisica e spirito, quanto di meglio si può desiderare...non è allegro, e i soverchi piaceri gli sarebbero nocivi, perché lo occuperebbero troppo.'' Tutta la Francia si sentì un ''cuore di madre'' quando la morte di Luigi XIV le lasciò questo reuccio di cinque anni. Il suo primo atto ufficiale fu d'andare a presiedere in Parigi, il 12 settembre 1715, il letto di giustizia che doveva confermare il potere del Reggente. Il principe, che la cerimonia annoiava terribilmente,  finse d'essere ammalato per evitare la ''corvè'', ma poi dovette cedere. La duchessa di Ventadour lo portò sulle braccia fino al suo posto, nell'angolo della ''Grande-Chambre'' del Parlamento vicino al famoso pannello che si trova là dalla prima metà del XV secolo e che ora è al Louvre. Il Re si tolse il cappello e disse.''Signori vi dò assicurazione del mio affetto; il mio cancelliere vi dirà il resto''. Il suo contegno perfetto generò un senso di generale tristezza, e  davanti al commovente contrasto tra la piccolezza del personaggio e l'impostazione della sua carica, comprendiamo e quasi scusiamo il suo precettore, il duca di Villeroy, d'aver imposto al suo allievo tante cerimonie pubbliche. Incisioni e quadri ci mostrano il piccolo re nell'esercizio delle sue funzioni: Lancet e Dumesnilm hanno dipinto il Letto di Giustizia; Luigi da Boulogne e Largillière i ricevimenti del Prevosto e degli Scabini di Parigi; una stampa popolare mostra Luigi XV, ancora tenuto per le dande dalla governante, in atto di dirigere, da un balcone di Vincennes, le esercitazioni della Guardia francese, mentre il piccolo ''ussaro re'' fa saltare il cagnolino. Un altro dipinto Dumesnnil ritrae il ricevimento dell' Ambasciatore d'Olanda, Cornelio Hop, alla Tuileries: il senso di dignità che emana dalla figura che porge la mano all'ospite è davvero commovente. Mehemet Effedì, l'ambasciatore turco, gli portò in regalo un cavallo, un turcasso con un piccolo arco, tre pezzi di stoffa delle Indie, una pelliccia d'ermellino e nove bottiglie di eccellente balsamo. Villeroy,  fremente di fierezza,  fece ammirare al visitatore i bei capelli biondi e i riccioli del piccolo re e lo fece anche corre davanti a lui. Era un bimbo vivace e sveglio, svelto nei movimenti del corpo, amante fin da  allora della caccia con i cani da tartufi che gli aveva regalato il nonno Savoia.

OYSEVOX,C AUTORITRATTO
Il Reggente

Aveva ordinato i ritratti ufficiali a due artisti famosi del regno precedente, Coysevox e Rigaud;  ordinazione importante,
Filippo d'Orèans

 perché vennero distribuite venti copie del dipinto  tra il 1718 e il 1721, oggi ne possediamo  quattro esemplari del busto. Sono immagini graziose, che  rivelano l'ottima salute e il perfetto stato d'un magnifico ragazzo. Esiste anche,  eseguito un pò più tardi, un pastello di Rosalba Carriera che ci mostra il decenne allievo di Fleury; scolaro studioso, che sapeva enumerare i suoi predecessori al Legato del Papa che non ne era altrettanto edotto, e già prendeva gusto per la geografia e le carte, gusto che conserverà per tutta la vita. La seria, austera educazione che riceve , contribuirà, sfortunatamente, a svilire quella timidezza che, con gli anni, diverrà quasi morbosa, unita  ad un orgoglio di razza che i suoi maestri  cercheranno piuttosto di esaltare come una virtù ereditaria. La differenza che farà del re  un insolito, già si legge sul volto un pò rigonfio disegnato dal famosa Veneziana. Per quanto se ne sia detto, il Reggente Filippo d'Orlean vegliava con cura ed affetto sul suo pupillo; un grazioso dipinto che si trova al museo di Versailles, ci fa vedere il Reggente, seduto davanti al suo scrittoio. maestoso e somigliante straordinariamente allo zio Luigi XIV, e un Luigi XV, già adolescente, che ha perduto le guance rotonde dell'infanzia. Ormai si avvicina alla maggiore età legale ed è venuto il momento dell'incoronazione.Dal 1654 non si era più vista una tale cerimonia e l'entusiasmo fu generale, davanto ala fascino del Re ed al modo perfetto col quale eglisosteneva la sua parte a Reims. Moltissime stampe ce lo mostrano durante lo svolgimento dei riti tradizionali, in esse si nota un particolare del tutto nuovo: la presenza sulla fascia della corona reale, del''gran diamante'' che la Regina aveva fatto acquistare in Inghilterra poco tempo prima e che ha tramandato il suo nome nella storia.
































da aggirnare

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