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Questo racconto narrato dal padre di Nicolae Ceausescu, Andreuta Ceausescu
a ( L.B. ),
che in quel periodo abitava in Bulevardul Muncii N°45 Scornicesti,
dove possedeva un'azienda che produceva candele di cera.
Tutte le mattine passava di fronte alla casa di Andreuta, dove, ormai anziano, amava sedere su una panchina posta a fianco della porta d'ingresso.
L.B. quando alla sera tornava verso casa, amava condividere un bicchierino di grappa, e in quei momenti Andreuta raccontava del figlio Nicolae.
Svogliato e poco incline allo studio, frequenta forse la seconda o terza elementare, per poi abbandonare gli studi.
Definito dal padre un teppistello, è spesso dedito a piccoli furti e truffe.
Andruta stufo delle angherie del figlio si decide a mandarlo nella città di Slatina per apprendere l'arte del calzolaio. Ceausescu aveva circa dodici anni, ma dopo un anno rinuncia e torna a fare quello che faceva prima, il teppistello di paese.
Andreuta persona molto religiosa e corretta, cominciò a vergognarsi di aver generato un figlio che in paese era sulla bocca di tutti, e nessuno aveva parole buone per lui.
NICOLAE CEAUCESCU DA RAGAZZO IN UNA FOTO SEGNALETICA DEL 1936 |
Una sera, dopo che il figlio ne aveva combinata una delle sue, Andruta scoppiò di rabbia, minacciando Ceausescu che, se ne avesse combinato qualche altro guaio, lo avrebbe ammazzato di botte, e che da quel giorno in poi, non sarebbe più uscito di casa, e le diede il compito di costruire una recinzione attorno alla casa.
Ceausescu senza pensarci sopra, quella stessa notte fuggì, era il 1930 o 31 per tornare dal padre solo nel 1965, era già primo segretario del partito dei Lavoratori Romeno.
Una mattina, probabile che fosse stato il 1938 - 1939, Ceaucescu si trovava alla stazione di Bucarest, aveva bisogno di racimolare qualche soldo, vide un giovane con una valigia che sembrava pesante, pensò che valigia pesante uguale ricco bottino, cominciò a seguirlo per poi alla prima distrazione portar via la valigia.
Ceausescu senza pensarci sopra, quella stessa notte fuggì, era il 1930 o 31 per tornare dal padre solo nel 1965, era già primo segretario del partito dei Lavoratori Romeno.
La vita di Ceausescu a Bucarest
Raccontò successivamente al padre, che giunto a Bucarest, per sopravvivere si dedicava a piccoli furti e scippi, molto spesso veniva arrestato, per scontare a volte sei, a volte un anno di carcere.
Passava molto tempo alla stazione dove in inverno riusciva a scaldarsi ed a racimolare qualche soldo.
Quando non era alla stazione, frequentava bordelli e locali malfamati di Bucarest.
ELENA PETRESCU MOGLIE DEL DITTATORE SI SPOSANO IL 23 DICEMBRE DEL 1947 Ceaucesco conosce Elena nel 1939, mentre era fuori di prigione. |
Quella valigia conteneva il suo futuro, di statista, ma lui non lo sapeva ancora.
Andruta Ceausescu con la moglie e il figlio Nicolae, Andruta uomo di forte radicalizzazione contadina, amava la terra e la grappa. Foto archivio Nazionale di Romania. |
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